Farnia



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EMERGENZA COVID-19

CI DISPIACE COMUNICARE CHE ALLA LUCE DELLA SITUAZIONE DI EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA IN ATTO ,
DETERMINATA DAL CORONAVIRUS,

FINO A SETTEMBRE SARANNO SOSPESE NUOVE ADOZIONI.

DISPONIBILITÁ LIMITATA

 

Famiglia

Fagaceae

Nome scientifico

Quercus robur L.

Esposizione

Soleggiata

Altezza max

50  m

Fogliame

Deciduo

Fioritura

Aprile-maggio

Habitat spontaneo

In Italia soprattutto nelle regioni settentrionali, tipica delle pianure alluvionali e dei fondovalle di bassa quota.

 

Descrizione:

Un tempo la farnia formava in tutta la Pianura Padana, come in altre parti in Europa, vaste foreste con ricco sottobosco assieme ad altri alberi quali il cerro (Quercus cerris) e il carpino bianco (Carpinus betulus).

Attualmente possiamo trovare relitti di questi boschi planizali, grazie ai quali ci danno un’idea di quello che poteva essere l’ambiente padano prima dei massicci disboscamenti operati dall’uomo durante le varie epoche.

Questa pianta può essere piantata singola o in gruppi in grandi o medi spazi. È coltivata per il rimboscamento ma data la sua alta tolleranza agli inquinanti può essere adatta all’ambiente urbano.

 

 Usi:

La farnia è una delle essenze forestali puù pregiate, dato che il legno è di facile lavorazione, è duro e resistente, anche se a contatto con acqua, perchè è impregnato di tannini che lo rendono imputrescibile.

Il legno viene utilizzato serve per costruzioni navali, edili, per travature, per mobili, pavimenti e per doghe per botti, è un ottimo combustibile e produce un ottimo carbone;

I frutti costituiscono un'importante fonte di cibo per diversi piccoli mammiferi e alcuni uccelli tra cui la ghiandaia (Garrulus glandarius). Nei boschi padani di farnia lo strato erbaceo ospita specie botaniche tra cui: il sigillo di Salomone dei boschi (Polygonatum multiflorum), la canapetta pelosa (Galeopsis pubescens) e l'asparago selvatico (Asparagus tenuifolius).